19 dicembre 2008
Strani sospetti
E' vero che la Campania politicamente è un colabrodo. E' vero che se la magistratura andasse a casaccio troverebbe merda in tutte le sue prospezioni. E' vero che le istituzioni locali, a seguito dei loro aumentati poteri sono ora più corrotte che pria.

Ma perchè i magistrati hanno mirato ad amministrazioni locali, meridionali, diessine tranne che per quel riguarda il Comune di Firenze, amministrato guarda caso dal Presidente dell'Anci (il quale più di una volta ha manifestato perplessità sul federalismo fiscale, sull'abolizione dell'Ici sulla prima casa e sulle politiche del governo riguardo alle istituzioni locali) ? Non è che si tratta di un repulisti giusto per preparare il terreno al federalismo fiscale ?
16 dicembre 2008
Per il Pd è Orso (non Toro)... Marsicano
Le elezioni abruzzesi hanno suonato le campane a morto per Water Veltroni e la sua politica loft e rilanciato un Di Pietro che ha la sua mezz'ora di popolarità come politico. Ovviamente il Pd non farà tesoro della lezione : il D'Alema arrembante, del tutto indifferente delle sorti elettorali del breve e del medio periodo (e più attento alle proprie sorti) vorrà rompere pure con l'Italia dei valori e procedere verso un accordo di vassallaggio (lui spera a tempo) con Berlusconi. Ovviamente questa strategia non avrà mai risultati neppure nel lungo periodo, a meno che l'obiettivo non sia quello di rendere l'affluenza elettorale di ieri una costante della politica italiana e la marginalità di interi gruppi sociali assolutamente definitiva (ma riteniamo che nemmeno questo sarà possibile). Il Pd dovrebbe invece fare proprie le istanze dei girotondini anche per rendere superfluo Di Pietro e toglierselo dai coglioni, ma tali istanze sono controproducenti in una fase in cui la politica deve abbassarsi le braghe davanti al Capitale.

L'Italia dei Valori avrà vita breve : sia se la sua azione avrà successo sia che non lo abbia, non raggiungerà mai quel consenso elettorale che le servirà per scansare le forche caudine di un sistema elettorale bipartitico ed antidemocratico. Inoltre essa non ha una ideologia solida, è monotematica, infarcita di ex-democristiani e notabili anch'essi vendibili al miglior prezzo. Solo una trasfusione di grillini le darebbe qualche altro anno di vita. Ovviamente chiunque abbia a cuore le sorti dei più deboli deve rivolgersi alla Sinistra radicale. La cui differenziazione ha prodotto risultati non confortanti ma nemmeno pessimi come quelli delle politiche : la sola Rifondazione è andata al 3%, la Sinistra al 2,25%, il Pdci all'1,3 e le liste a sinistra di Rifondazione un 1%. Complessivamente il 7,50. Ovviamente l'isteria dei vendoliani (che non si sa per chi abbiano lavorato, molto probabilmente per la lista "La Sinistra") che suonano la campana a morto non ha valore : è vero che non c'era più il voto utile, ma c'era comunque un effetto di trascinamento di Di Pietro e del suo protagonismo mediatico (si pensi a Santoro, Travaglio, Grillo etc etc), qualcuno non ha sopportato l'apparentamento con il Pd, i risultati precedenti non sono stati poi tanto diversi (Rifondazione + Pdci avevano un 7,80) ed infine le lotte interne al partito stanno logorando un po' tutti. Se finalmente i vendoliani vanno a cagare e formano un partito della Sinistra, può essere che Rifondazione riesca a recuperare quell'1% che sta alla sua Sinistra e le cose progressivamente si aggiustano. Chi scrive pensa che lo zoccolo duro del 6% sia recuperabile se si rimane comunisti e non si confonda l'aspirazione libertaria con il garantismo del potenti Bisogna poi trovare modalità di rappresentazione elettorale capace di coniugare unità d'azione senza sacrificio di identità.
15 luglio 2008
Eroi del nostro tempo : Cià Gianfrà...
Gli obituari di Gianfranco Funari ci mostrano come siamo caduti in basso. Ormai alla galleria dei filosofi manca solo Alvaro Vitali. Funari era un rubizzo cabarettista che aveva raggiunto l'apice della sua carriera professionale con un simpatico e divertente programma che si chiamava "A bocca aperta" in cui gruppi di coloriti cittadini di parere contrario si scontravano su una questione di interesse generale. Poi l'impazzimento generale che c'è stato con il crollo del muro di Berlino (che ci deve essere caduto in testa), con l'emersione di tutto ciò che di grottesco c'era in Italia : il Cavalier Berlusconi con il suo italiano stirato (e la pelle anche), il Presidente Cossiga con i suoi ammiccamenti da "Ditegli sempre di sì", la Lega con i suoi rutti, Tonino Di Pietro con il suo linguaggio in anticipo perenne sul pensiero, Sgarbi con le sue strisce di bava rabbiosa, Giuliano Ferrara con il suo sguardo lampeggiante e trionfale da tutore di uno psicopatico danaroso Infine le anime morte una uguale all'altra come Bondi, Cicchitto, Vito, Brunetta, Schifani etc etc etc (come dice Sofia Loren in "Matrimonio all'italiana" : "...così così, così e così...")
 
In questa mostruosa emersione anche Funari trova inaspettatamente posto : ma non è più il rubizzo e carnale conduttore, quanto una voce rauca che vuole incarnare la protesta e la voglia di capire de la ggente...Ma se buone intenzioni ci sono mai state, il risultato è completamente opposto : i politici capiscono che possono essere volgari come parte del loro elettorato, in nome della concretezza si pratica il semplicismo, alla fine tutti gli intervistati sorridono a 74 denti come il conduttore. Quest'ultimo sorriderà ancora per poco, dopo una faida con il Signore delle Reti. Da quel momento al posto del volto non più rubizzo comparirà una candida barba da filosofo e profeta, da Funaruman il Bianco, che si spoglierà come San Bartolomeo nei suoi show, piangerà e accuserà, invano. Insieme con lui salgono al livello di Venerabile Maestro Lino Banfi e Pippo Franco. Un ultimo tentativo di rientrare per la porta principale si scontrerà con l'inflazione delle immagini e delle parole. Ormai Beppe Grillo urla più di lui e Adriano Celentano (altro metrappanzè dei giorni nostri) canta ancora bene. Date le sue condizioni cardiache, la sua è stata una fine annunciata. A boccaperta è rimasta, per così dire, solo la Carfagna : in attesa di chissà cosa....
13 luglio 2008
Sabina Guzzanti
I fratelli Guzzanti sono di un' intelligenza a mio parere portentosa. Tutto ciò che fanno, le battute, le espressioni, le imitazioni grondano intelligenza. Corrado forse è una spanna sopra. Forse perchè vola un po' più basso. Sabina invece no. Sabina non riesce a trattenersi e può commettere qualche intemperanza. Ho visto il video del suo intervento. Certo a volte è stata eccessiva (non nel merito, ma nel modo), ma niente che non possa essere spiegato con la differenza di stili e di opinioni tra le persone. E poi la sua rabbia, il suo sarcasmo non è pure quello di molti di noi ? La sua isteria non ha ragioni da vendere, visto che il livello del dibattito politico è bassissimo ? Sicuramente il suo intervento è stato migliore di quello di Di Pietro (che non ho visto ma che posso immaginare imitato da Neri Marcorè).

Perchè tra tante male parole ha detto una serie di cose condivisibili : ad es. che Prodi avrebbe dovuto cambiare la legge elettorale e tornare alle elezioni. Che il problema della Carfagna non è sessuale, ma politico e cioè qual è il criterio di selezione del Consiglio dei ministri ? E io aggiungerei : quale dovrebbe essere il rapporto tra Consiglio dei Ministri e Presidente del Consiglio ? Ha detto che il problema dei salari e degli stipendi non è senza rapporto con il problema della giustizia e del grado di corruzione politica esistente nel nostro paese. Ovviamente l'Italia è un paese di 60 milioni di esperti di comunicazione che litigano tra loro anche sul valore comunicativo delle contumelie che si scambiano. Ma sarebbe il caso di tornare alla sostanza di ciò che si dice invece di recriminare sempre sulla forma. Il contrario sarebbe ancora una volta una vittoria culturale di Berlusconi
11 luglio 2008
La vendetta di Topo Gigio
L'ultimatum di Water Veltroni a Di Pietro non è stato causato dalle presunte offese a Napolitano e a Ratzinger. Ma da un attacco brillantissimo fatto da Grillo a Veltroni stesso. Grillo in una sintesi mirabile ha elencato i tre disastri causati da Veltroni in pochi mesi : la distruzione della Sinistra Arcobaleno, la disfatta elettorale nazionale, la disfatta elettorale a Roma. Grillo aveva così patentemente ragione che il re Travicello Water è letteralmente impazzito (anche perchè molto debole all'interno del suo stesso partito) ed ha così inanellato la quarta cagata del suo ridicolissimo regno : la rottura con l'Italia del Valori.

Se avesse aderito a tale ultimatum Di Pietro avrebbe pagato l'allenza con Il Pd con il sacrificio della sua possibile base elettorale. Nessuno l'avrebbe fatto. Ovviamente Water vuole prendere l'elettorato di sinistra per stanchezza (e molti poveri scemi ci sono già cascati alle scorse elezioni) e sopprimere, restringendo gli spazi elettorali, qualsiasi alternativa a sinistra. Ma dimentica che la politica aborrisce il vuoto e che Di Pietro sta cercando (in maniera assolutamente goffa ed insufficiente) di colmare in parte le istanze proprie della Sinistra Arcobaleno. Se si vuole eliminare un concorrente elettorale, si deve assumere la rappresentanza delle istanze sociali di tale concorrente. Se invece si vuole fare tale operazione rimanendo identici a se stessi si è solo degli imbecilli. Appunto.
berlusconi
di pietro
grillo
veltroni
| inviato da pensatoio il 11/7/2008 alle 12:35 | |
11 luglio 2008
Hegel e il dilettantismo : apologia di Gabriella Carlucci
Nel fatto che l’adesione al vero sia solo un intoppo risiede la possibilità di evitare la ricerca di essa, dal momento che ciascuno è certo, così come sta fermo e cammina, d’avere in suo potere la pietra filosofale. Poco male se il travagliato affaccendarsi della riflessione e della vuotaggine fosse una cosa in sé che si svolge in sé a suo modo. Ma con quell’affaccendamento, soprattutto la filosofia si è messa in più modi in avvilimento ed in discredito.
Il peggiore degli avvilimenti è questo che , come fu detto, ciascuno, come sta fermo e cammina, è convinto di essere in grado di sentenziare una filosofia in genere.
Verso nessun’altra arte e scienza si dimostra quest’estremo disprezzo, di pensare che ciascuno la porti con sé.
 Gabriella Carlucci posa nello stesso modo di Eraclito pensoso nella "Scuola di Atene" di Raffaello Sanzio
Andate oltre il linguaggio un po’ involuto. Hegel qui condanna il dilettantismo trionfante che fa bella mostra di sé. Ed anche se riserva tale condanna ai filosofi del suo tempo, il suo atteggiamento si può riverberare a tutti i livelli ed in tutti i contesti, anche ad esempio nelle polemiche tra blog.
Si pensi alla polemica politica, agli articoli di giornale, alla produzione artistica ed anche al campo scientifico, dove gli scienziati ormai faticano a farsi sentire anche su questioni su cui dovrebbero essere sicuramente competenti (si pensi alla polemica di Gabriella Carlucci su Luciano Maiani). Sicchè l’avvilimento hegeliano si è esteso a tutte le discipline.
Eppure almeno in parte non sono d’accordo con Hegel. Certo ci si può sforzare di studiare prima di parlare o scrivere. Ma si tratta di uno scrupolo interiore. In questo mi rifaccio a Feyerabend : non c’è sapere acquisito che ci consenta di prendere in giro il neofita. O, meglio, si può prendere in giro chi si vuole, ma con diritto di replica.
Più comprensibile è la rabbia. A certuni per quel che dicono li ammazzerei volentieri con il pensiero, come nel film “Scanners”, non per i loro strafalcioni, quanto per la loro cattiveria gratuita. Ad es. capisco Di Pietro quando si arrabbia ed incespica con il linguaggio quando sente parlare i berluscones ed i loro cloni di centrosinistra. Egli per quanto non tanto migliore di loro ha una sensibilità per l’impudenza che essi manifestano e ne è scioccato. Naturalmente il presupposto di questa rabbia è sempre la convinzione di essere nel giusto (per cui si dice “Ma come Berlusconi può dire quelle cose ?”). Ma a me preme dire che se a volte strepito non è per l’errore, ma per la mala fede che si può nascondere nell’espressione felice dell’errore. Per fortuna comunque non ho questo terribile dono telepatico, ma non dispero.
Chi voglia fare pulizia o censura nel mondo del pubblico dibattito a volte è fazioso e prezzolato, quanto il più affermato e strapagato sofista. Ma anche nel caso sia animato dalle migliori intenzioni, alla fine risulta essere né più, né meno che un emerito stronzo. Ed anche Hegel lo fu, con Schelling ad esempio e Schopenhauer lo fu con lui.
10 luglio 2008
Dopo Eluana e la Sinistra Arcobaleno , a chi tocca staccare la spina ?
Se potesse dire quello che pensa, direbbe di essere sepolto in Africa, vicino alla tomba di Bob Geldof (il cui cadavere al Rocky Horror Picture Show sull'isola di Hokkaido elogia Bush e Berlusconi) e Bettino Craxi (che per fortuna non dice niente). Dopo la separazione dalla Sinistra Arcobaleno si è tolto le palle, mentre dopo l'ultimatum a Di Pietro è ormai senza culo (cosa sono le volgarità di Piazza Navona se non gli escrementi del popolo veltroniano dopo la purga del politically correct?). A che farlo soffrire ancora ? A che accanirsi in una vita politica ormai priva dell'ultimo lembo di dignità ?

Mi raccomando al suo capezzale, cantategli la canzone di Gaber "l'amico" (testo Gaber-Bettini) :
Parlato] Beh cos’è quella faccia da pirla eh? Dài su, non ne facciamo un dramma. Vedrai che quando sarai al governo ci ridi sopra! Ma cosa fai? Ma cosa fai? Dài non piangere, sei peggio di Silvio ! Ma guarda un po’, alla tua età! Dài finiscila, che vuoi che sappia Ratzinger! Ma smettila fissato, è chiaro che vincerai le prossime elezioni ! Ma che ti metti in mente, vedrai che starai bene. Vedrai, vedrai… Vedrai, andremo in giro insieme e troveremo il bosco pieno di animali e poi andremo con la barca dove il mare è alto in mezzo ai pescecani e DAlema con la barca a velaaaaaa e poi stanchi morti andremo fuori a cena dalla zia Livia Turcooooo che ci farà il coniglio e ci darà quel vino che c’ha solo lei. Vedrai, vedrai… Ci ubriacheremo insieme e canteremo in coro le nostre canzoni e poi ci butteranno fuori dal Parlamento e sveglieremo tutti pieni d’allegria. Ma cosa fai? Ma cosa fai? Ma piangi ancora, dài, non è poi tanto grave. Non far così, dà retta a me, non hai niente, ho già parlato con Giorgio Napolitano Ti senti di morire, ma via, che cosa dici? Vedrai che domattina faremo un altro comunicato peggio del precedente. Vedrai, vedrai… Vedrai, ti porterò a ballare e ti farò sentire in forma come allora vedrai, le nostre mogli a casa, andremo al corteo di Settembre che hai organizzatooooo e come da ragazzi tu sarai il Migliore e mi farai soffrire mi ruberai lo scranno e mi dirai ridendo che non vorresti fare politica. Vedrai, vedrai… Ci ubriacheremo insieme e canteremo in coro gli sketches della Guzzantiiiii e poi ci butteranno fuori dal parlamento e ce ne andremo in Africa da Miriam Makebaaaaa... Vedrai… Vedrai… Vedrai…
4 dicembre 2007
Ciociole 13 (Il mondo visto da Crociuzzo e Addolorata)
Treni
Addolorata: "Treno investe un pregiudicato..." Crociuzzo: "In orario una volta tanto..."
Fidarsi è bene
Addolorata: "Mastella ha detto che si fida di Prodi..." Crociuzzo: "E' di lui che non si fida nessuno..."

Aperture
Addolorata: "Di Pietro ha detto che apre sulla legge elettorale..." Crociuzzo: "Il problema è che non ha bussato nessuno..."
Rottamazione
Addolorata: "La Fiat ha detto sì alla rottamazione nel 2008..." Crociuzzo: "Hai detto che nel 2008 cadrà il governo Prodi ? "
Gli Adams
Addolorata: "La moglie di Dini è stata condannata per bancarotta fraudolenta..." Crociuzzo: "Dietro....c'è sempre....."
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