25 marzo 2011
Homer sum : Darwin e la bellezza
Darwin riteneva anche che gli animali superiori avessero in comune con l’uomo la facoltà di cogliere e di apprezzare il bello ma supponeva che in essi questo senso del bello fosse limitato all’attrazione esercitata dal sesso opposto. Come esempio veniva generalmente citata la elaborata ostentazione di colori a soddisfazione del sesso opposto che si riscontra specialmente tra gli uccelli.

La relazione tra il senso estetico e la sessualità è sancita anche dall’origine etimologica del termine greco kalòs, che è collegabile al verbo greco kaleo (latino clamo) che significa “chiamare, richiamare”, per cui la bellezza si configura come un richiamo, cioè qualcosa che serve ad attirare un soggetto al di là della sua volontà. Per cui è forse tipico di un atteggiamento puritano dire che la sessualità limita il senso del bello. In realtà originariamente ne è la radice e solo dopo molti secoli di storia la dimensione estetica ha forse raggiunto una certa autonomia da quella sessuale.
26 maggio 2008
Homer sum : aspetti attuali di Darwin
Darwin più che attribuire ad un unico fattore le variazioni necessarie per l'evoluzione della vita sosteneva che tutti i fattori di modificazione (la selezione naturale, le condizioni ambientali, gli effetti ereditari dell'uso di parti del corpo) cooperano tra di loro in modo da rendere estremamentedifficile isolare l'azione di ognuno di essi nello sviluppo evolutivo.

Inoltre Darwin non ha mai negato che almeno gli animali superiori presentano caratteristiche in genere attribuite solo all'uomo (ragione, immaginazione,emotività, linguaggio), ma che la principale differenza tra essi e l'uomo è che quest'ultimo compie tali operazioni molto più rapidamente.
10 maggio 2008
Homer sum : Darwin e la debolezza umana
Darwin considera la debolezza fisica dell’uomo come una risorsa evolutiva, perché grazie ad essa l’uomo ha sviluppato quell’attitudine cooperativa e sociale grazie alla quale ha dominato specie fisicamente più forti della propria.

Nietzche evidentemente conosceva questa posizione, quando ha elaborato la concezione della civiltà cristiana basata sulla solidarietà, come società di deboli che insieme soffocano gli uomini migliori.
Ovviamente Nietzche alludeva biograficamente alla sua personale solitudine di uomo soffocato dal conformismo sociale. Ma la sua concezione è stata da lui stesso declinata politicamente con effetti non meno massificanti oltre che spesso catastrofici.
Il carattere antico della cooperazione fa giustizia di ogni forma di individualismo che cerchi nella storia una legittimazione.
8 maggio 2008
Homer sum : Darwin e la posizione eretta
Per Darwin il vantaggio dell’uomo rispetto ad altre specie animali si è consolidato con l’assunzione della posizione eretta, resa possibile dall’appiattimento del piede, dall’abbassamento del bacino, dalla curvatura della spina dorsale e dal cambiamento della posizione della testa.
La posizione eretta ha consentito all’uomo di liberare le mani, di specializzarle nella manipolazione di cibo e utensili, nell’uso anche di armi, ma anche nella comunicazione e nella computazione.

Del resto la mitologia e la filosofia avevano già fatto propria tale intuizione sia attraverso la figura di Ermes, dio del commercio (in tedesco handeln) ma anche delle invenzioni (come la lira) sia attraverso Giordano Bruno che parla della mano come l’organo pienamente umano che ha consentito il progresso nella storia.
19 marzo 2008
Homer sum : Darwin e la selezione naturale
Per Darwin che l'uomo si sia evoluto sotto l'azione della selezione naturale deriva necessariamente dall'assunto che, come tutti gli animali, tende a riprodursi secondo un tasso superiore ai mezzi di sussistenza ed è quindi soggetto alla concorrenza vitale.

Naturalmente la selezione naturale non è sufficiente per causare l'evoluzione e la teoria deve essere integrata con la ricerca di altri fattori causali. Inoltre solo a certe condizioni l'uomo tende a riprodursi ad un tasso superiore ai mezzi di sussistenza, Egli può ridurre consapevolmente il suo tasso di riproduzione o aumentare con la tecnica il tasso di riproduzione dei mezzi di sussistenza.
17 marzo 2008
Homer sum : Darwin e la discendenza dell'uomo
Il buon Darwin cominciò a cercare un antenato comune degli animali superiori facendo il seguente ragionamento : le affinità risultanti nella struttura anatomica di tutti gli animali superiori (si pensi alla mano di un uomo, alla zampa di un cavallo, alla pinna di una foca), incluso l'uomo risulterebbero incomprensibili senza una teoria secondo la quale i discendenti di un progenitore comune sono sottoposti a trasformazioni. Inoltre l'embriologia comparata rivela lo sviluppo identico ad un certo stadio degli embrioni dell'uomo, del cane, della foca etc. Si riscontra poi in tutte le specie l'esistenza di organi rudimentali che possono provenire soltanto da progenitori che li possedevano in perfetta efficienza.

Naturalmente tutte queste assunzioni hanno un certo grado di arbitrio : 1) Le affinità nella struttura anatomica degli animali superiori vanno per forza spiegate ? 2) La spiegazione consiste per forza in una sorta di oggetto unico (l'antenato comune)? 3) Quest'oggetto unico deve essere per forza appartenente allo stesso insieme degli oggetti che vanno spiegati (deve essere un antenato comune inteso come animale e non un programma comune, un Dna comune, un oggetto ideale comune) ? 4) La reductio ad unum deve essere per forza la ricerca nel passato di una causa comune ?

Ciò evidenzia come l'assunzione di un'ipotesi esplicativa non sia di per sè un'acquisizione scientifica, ma è spesso un'opzione arbitraria, che si esprime a volte con l'applicazione di un modello metafisico. Più che la natura delle ipotesi, la scienza ha a che fare più con le procedure di conferma dell'ipotesi stessa.
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